Milano (venerdì, 11 aprile 2025) – Alla Milano Design Week 2025 il design smette di essere solo estetica: diventa strumento di inclusione, riflessione e impegno. Un filo rosso – sociale, etico, umano – attraversa il palinsesto ufficiale, mettendo al centro fragilità, diritti e comunità.
di Maria Chiara Bagnato
Tra le esperienze più toccanti, All the Feels, progetto dell’artista Ramak Fazel con la Fondazione Istituto dei Ciechi, che propone un percorso sensoriale accessibile anche ai non vedenti. Sulla stessa linea Variations, firmato Adrenalina e DebonaDemeo, con arredi pensati per essere “letti” anche dal tatto.
Spazio anche alla marginalità con Prison Times, mostra che esplora il design degli ambienti carcerari e riflette sulla dignità nei luoghi di reclusione. We Will Design si spinge invece nelle periferie, portando la creatività fuori dai circuiti consueti.
Non manca l’impegno civile. Bellosta Rubinetterie lancia Red is design not violence: 17 rubinetti giganti rossi disseminati per la città diventano simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Un invito a trasformare il design in messaggio quotidiano di rispetto e consapevolezza.
In via Tortona, Foret des Signes coinvolge giovani designer in un contest per reinventare gli spazi di un ospedale pediatrico in Benin, mentre in via Padova fiorisce Il Giardino delle Delizie di T12 Lab: orti condivisi, installazioni inclusive e performance realizzate da persone con disabilità trasformano un angolo di città in luogo di cura, bellezza e incontro.
Alla Milano Design Week il design prende posizione. E lo fa con empatia, coraggio e creatività.
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